La storia dell’Italia è sempre stata molto violenta. È stata teatro di varie guerre, è stata divisa, “fatta a pezzi” e dissanguata. Ma lo Stato italiano è sopravvissuto e oggi è uno dei principali centri culturali e religiosi del mondo.
Il territorio che oggi chiamiamo Italia ha iniziato a essere abitato 500.000 anni fa. Secondo gli storici ciò avvenne tra il 10.000 e l’8.000 a.C. L’area fu abitata prima dai Neanderthal, che poi furono soppiantati dagli ominidi. Ma anche la penisola appenninica aveva un aspetto diverso da quello attuale e il clima era leggermente diverso.
L’Impero romano fu preceduto da una nazione etrusca. Già nell’VIII millennio a.C. fondarono grandi città. Lasciarono una ricca cultura da cui oggi possiamo risalire all’evoluzione del loro sviluppo. Gli Etruschi erano agricoltori e allevatori.
L’insediamento dei Greci in Sicilia e nell’Italia settentrionale iniziò già nel VII o VI secolo a.C. Questo portò alla nascita di città come Palermo e Mosia.
L’area italiana era allora conosciuta come una piccola popolazione popolare. Ma dopo un po’ si diffuse l’opinione che gli Ossii fossero imparentati con i Greci, e presto l’intera area da loro occupata cominciò a essere chiamata Italia. Ma questa non era ancora la soluzione definitiva.
Nel 754 a.C. i Latini formarono la città di Roma. Roma aveva sempre combattuto guerre per il territorio. Nel 290 a.C., Roma conquistò tutta l’Italia centrale. Nel 265 a.C. conquistò l’Italia meridionale, sconfiggendo il generale greco Pirro.
In soli due secoli Roma si espanse in modo indescrivibile. Durante questo periodo riuscì a conquistare la penisola balcanica, l’Asia Minore e la Siria, nonché la Gallia (l’odierna Francia). Dopo aver conquistato l’Egitto, Roma diventa un impero. Seguono la conquista della Palestina e della Giudea, della Britannia e del territorio dell’odierna Romania. Il periodo di massimo splendore dell’Impero romano fu il II secolo d.C. Ma in seguito l’impero cominciò a entrare in crisi. Era molto difficile tenere sotto controllo un territorio così vasto, così la politica di conquista finì. Così l’impero, già poco aggressivo, cominciò a essere attaccato dai popoli e dagli Stati vicini.
L’impero romano si divise in un impero occidentale e uno orientale. Si formò Bisanzio. Nel V-VII secolo inizia la disfatta dell’Impero romano. Roma fu sconfitta per la prima volta dai barbari, fu saccheggiata dai Vandali e molte opere d’arte furono distrutte. Nel 476 l’ultimo imperatore dell’Impero Romano fu rovesciato e al suo posto si formò il primo regno barbarico.
Il territorio italiano era in terribile declino e oblio. Le principali città, che erano state centri di commercio, furono distrutte e rimasero in rovina. In questo periodo Bisanzio cercava di affermare il proprio dominio.